Progettato dall’architetto Giovanni Battista Bossi (1864-1924) nel 1903-1905 su incarico dei fratelli Galimberti, è ritenuto uno dei pezzi più brillanti del Liberty milanese grazie al rivestimento di gran parte della facciata esterna con piastrelle figurate in ceramica, ferri battuti e motivi floreali in cemento, tutti disegnati da Bossi.
I fratelli Galimberti costruirono negli stessi anni Casa Campanini (1904-1906), uno degli edifici più rappresentativi del Liberty milanese, su progetto di Alfredo Campanini (1873-1926).
Scuderie della S.A.O. ancora esistenti
L’edificio fu costruito in una parte dell’area occupata dalla Società Anonima degli Omnibus (S.A.O), fondata nel 1861 per gestire il trasporto pubblico di Milano con tram a cavallo e che ebbe la concessione anche dell’ippovia ferrata Milano-Monza, inaugurata l’8 luglio 1876 dal principe Umberto di Savoia.
Nel 1900 il Comune decise di indire una gara per un servizio di tram elettrici, vinta dalla Edison, la S.A.O. arrivò seconda con la tecnologia Westinghouse. La rimessa di via Sirtori che ospitava 280 cavalli, fu dismessa, il terreno venduto a privati e gli edifici demoliti tranne 3 scuderie da 54 cavalli, ancora visibili in via Sirtori 32 (società Roland Berger) e 24 (negozio di abbigliamento Nervesa). Fu aperta via Malpighi e costruiti nuovi edifici lungo la via.
L’edificio è stato sottoposto a vincolo monumentale nel 1965.
http://it.wikipedia.org/wiki/Casa_Galimberti